Usura nel mutuo con piano di ammortamento alla francese

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Usura nel mutuo con piano di ammortamento alla francese

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Al pari di qualsiasi tipo di finanziamento, anche quello con piano di ammortamento alla francese (sul quale consigliamo la lettura di questi 5 libri per avere un quadro più chiaro) soggiace a precise regole e clausole spesso di difficile interpretazione, la cui applicazione corretta o meno corretta può dar luogo a un rapporto sereno fra mutuatario e banca oppure, viceversa, a difformità che ledono una delle due parti (generalmente parte contraente).

È quindi importante verificare periodicamente, in corso di rapporto, che l’accordo in essere con il proprio istituto bancario stia rispettando i canoni di legge e non abbia dato luogo, per esempio, a un esborso di denaro superiore a quanto previsto dalla legge.

Seppur non sempre sia possibile, inoltre, sarebbe opportuno conoscere alla radice quali sono le criticità potenziali di un piano di ammortamento alla francese e dove potrebbero sorgere problematiche, le quali generalmente si traducono nel rischio di anatocismo bancario.

Cos’è e come funziona un piano di ammortamento alla francese

come difendersi dall'usura del piano di ammortamento francese

Il mutuo con piano di ammortamento alla francese si basa su un accordo economico di prestito bancario, finalizzato a un’erogazione immediata di un capitale a fronte di un contratto di restituzione rateizzata dello stesso.

Tale restituzione sarà costituita da una quota capitale e da una quota interessi quale “pagamento” del servizio reso dalla banca.

Le stesse rate, di fatto, avranno a loro volta una singola componente di interessi e una di capitale.

Il piano di ammortamento alla francese prevede che la quota interessi sia prioritaria, e dunque le prime rate siano composte quasi esclusivamente da quest’ultima e solo marginalmente da parte capitale.

Tale equazione tenderà a invertirsi nel corso del rapporto, sino a giungere alla parte finale nella quale la quota capitale sarà quasi esclusiva, a dispetto di quella di interessi.

Le rate, a loro volta, saranno periodiche come stabilito dall’accordo, e tutte di parti importo.

Nonostante la struttura lineare, il mutuo con piano di ammortamento alla francese può celare delle criticità in grado di danneggiare economicamente la parte mutuataria, senza che essa ne abbia cognizione anche per lungo tempo, poiché determinate difformità dell’accordo di mutuo possono consistere in costi occulti quasi impossibili da rilevare senza una opportuna analisi professionale del mutuo.

Sussistenza dell’usura nel piano di ammortamento alla francese

In linea di principio sottoscrivendo un mutuo con piano di ammortamento alla francese vengono sottese alcune norme di carattere generale quali l’istituzione del regime di capitalizzazione semplice, il quale insisterà sul piano di restituzione rateale del prestito. In alternativa, però, è possibile che l’istituto bancario applichi in presenza o assenza di accordo esplicito con la parte contraente, un sistema di capitalizzazione a regime composto.

Tale sistema prevede appunto la capitalizzazione degli interessi a fine periodo addizione al capitale residuo ma anche agli interessi della periodicità precedente. Risulta evidente che tale approccio anzitutto abbia carattere esponenziale e non addizionale, e in secondo luogo che possa facilmente portare l’esposizione della parte mutuataria a un livello superiore sia di quanto pattuito inizialmente con la banca sia di quanto previsto dalle leggi (per esempio nell’ambito del superamento del TEG, tasso effettivo annuale).

Sentenze in merito a usura con mutuo alla francese

usura nel piano di ammortamento francese

Negli ultimi anni il Legislatore si è espresso diverse volte in merito a casi di usura e anatocismo dei mutui con piano di ammortamento alla francese, confermando l’importanza di un controllo accurato nel caso di sussistenza di capitalizzazione composta, di superamento dei tassi soglia e dunque necessità di revisionare l’accordo al netto dei parametri di legge, eventualmente accordando alla parte lesa la gratuità del mutuo e la restituzione delle somme versate e non dovute.

Proprio nel 2021, ad esempio, il Tribunale di Roma si è espresso in merito a un caso di interessi anatocistici su un mutuo stipulato nel 2009.

In quel caso il contraente aveva firmato un accordo per mutuo con tasso nominale 12,60% e Taeg 13,68%. Nonostante ciò, nel tempo il tasso globale annuo si è attestato sul 23,53%, superando di circa sette punti percentuali il tasso soglia fissato all’epoca.

Tale incremento è stato generato da un utilizzo improprio del metodo di calcolo, che si basava appunto sul regime di capitalizzazione composta.

In conseguenza alla rilevazione di tali difformità la Banca è stata condannata alla restituzione delle somme in eccedenza, accordando inoltre alla parte contraente la gratuità del mutuo nonché il risarcimento delle spese di lite e di consulenza.


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Dott. Giuseppe Cappuccio
Dott. Giuseppe Cappuccio
Commercialista specializzato in contenzioso bancario e iscritto all'Ordine di Roma a partire dal 2012. Collaboro con importanti istituti di credito e studi legali, con il Tribunale civile e penale di Roma, numerosi privati e aziende.