Trasparenza contrattuale nel mutuo con piano di ammortamento alla francese

Corte di Cassazione seconda sezione civile ordinanza n. 18275/2021 del 25/6/2021
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Usura nel mutuo con piano di ammortamento alla francese
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Trasparenza contrattuale nel mutuo con piano di ammortamento alla francese

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Quando parliamo di piano di ammortamento alla francese ci riferiamo alla tipologia di mutuo forse più diffusa in Italia. Si tratta infatti del classico piano contrattuale che prevede un prestito bancario a fronte di una rata di restituzione periodica, composta da una quota capitale e da una quota interessi.

La particolarità del piano alla francese consiste principalmente nella stabilità dell’ammontare della rata, che mese dopo mese, anno dopo anno, sarà invariata rispetto al prospetto iniziale. A cambiare saranno le cosiddette quote proporzionali interne, ossia la componente di quota capitale e di quella interessi.

Nella fase iniziale infatti la rata sarà composta per lo più da una quota di interessi e in maniera marginale dalla componente di quota capitale. Questo equilibrio tenderà a invertirsi nel corso del tempo, fino ad arrivare alle ultime rate in cui all’interno della somma si pagherà principalmente quota capitale e solo marginalmente quella di interessi residui.

Ovviamente tale piano apre la strada a tutta una serie di riflessioni, come la convenienza in base alla tipologia di esigenze che hanno spinto ad aprire un mutuo con questa modalità, ma anche riflessioni sulla eventuale estensione anticipata e il momento migliore per valutarla, soprattutto in base alle quote interessi già versate e quelle potrebbero essere risparmiate

Il concetto di trasparenza nel mutuo

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Uno degli aspetti maggiormente importanti all’interno di qualsiasi accordo di mutuo sta nella verifica della trasparenza.

Mediamente, ogni contratto di questo genere è composto da clausole che potremmo definire “statiche” e clausole che potremmo definire “dinamiche”. Le clausole statiche sono quelle che tendono a restare invariate nel corso del tempo, che non sono quindi soggette a modifiche in grado di alterare il rapporto economico tra le parti. Tale aspetto può essere per esempio quello assicurativo, accessorio e non obbligatorio, oppure quello legato alla descrizione delle caratteristiche principali della struttura del mutuo.

Viceversa le clausole dinamiche sono quelle più facilmente soggette a potenziale variazione nel corso del tempo, spesso in forma unilaterale e comunque legittima, nelle linee guida previste dalla legge.

A tal proposito la banca ha la potenzialità di variare gli equilibri di un accordo economico con un privato o con una società nei limiti che il legislatore impone, all’interno dei quali può effettuare delle modifiche in grado di rendere un accordo di mutuo più conveniente oppure meno conveniente rispetto al momento della stipula.

Come verificare la trasparenza nell’accordo di mutuo con piano di ammortamento alla francese

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All’interno dell’accordo con piano di ammortamento alla francese (per comprenderlo al meglio, ecco 5 libri che dovresti assolutamente leggere) il concetto di trasparenza è verificabile ad una prima analisi sostanzialmente in due aspetti: quello della capitalizzazione e quello della comprensibilità delle norme contrattuali.

Dal punto di vista della capitalizzazione è fondamentale verificare che essa sia calcolata in modo corretto, onde evitare il rischio di anatocismo e quindi di una situazione di interessi addizionali sugli interessi maturati.

L’effetto della capitalizzazione non è semplice da comprendere e non sempre è leggibile attraverso la mera consultazione dell’estratto conto o del prospetto del mutuo aggiornato. Per questa ragione l’intervento di un analista dei mutui può essere determinante nella rilevazione delle criticità.

Allo stesso modo è importante che le norme e le regole contrattuali siano scritte in modo chiaro e comprensibile. In passato aleggiava un ampio dibattito sulla questione, in quanto non sempre le clausole contrattuali e la loro modificazione in corsa erano soggette a formule di trasparenza che permettessero la piena comprensione ai contraenti.

Oggi il legislatore si esprime in tal senso in un ampio numero di sentenze, all’interno delle quali si chiarisce che le parti contraenti hanno diritto a una limpida ed esaustiva comprensione delle clausole contrattuali, le quali quindi devono essere scritte in modo da fornire tutti gli strumenti utili alla sua interpretazione.

Inoltre, ogni variazione normativa del contratto, anche se unilaterale e inappellabile, deve viaggiare su canali di comunicazione ufficiali che consentano alla controparte di poterne apprendere tempestivamente la natura e poter agire di conseguenza.

Dott. Giuseppe Cappuccio
Dott. Giuseppe Cappuccio
Commercialista specializzato in contenzioso bancario e iscritto all'Ordine di Roma a partire dal 2012. Collaboro con importanti istituti di credito e studi legali, con il Tribunale civile e penale di Roma, numerosi privati e aziende.