Nell’ ultima puntata abbiamo parlato di quanto sia importante concentrarsi più sul processo che sul giudizio. Passiamo ora ad analizzare I vari step dell’ organizzazione dei processi negli studi legali. Inizialmente è importante capire che tutto può essere scomposto. Non esistono pratiche che non possono essere scomposte in un sotto processo. In particolare ci sono nove compiti che possono essere svolti come ci suggerisce il Prof. Susskind:
Sicuramente per alcuni di questi compiti (ad esempio strategia, tattica e a volte anche per la difesa in giudizio) è necessario che se ne occupi in modo diretto la persona prescelta dal cliente. Per tutto il resto si può tranquillamente esternalizzare.
Ad esempio in una trattativa ci possono essere le seguenti fasi:
Molti però ritengono che i ricavi della loro attività non permetta di assumere nuove risorse che si occupino di tali fasi.
A tale proposito si evidenzia che esistono numerosi servizi ai quali esternalizzare i servizi legali. Questo non significa che il risultato debba essere standardizzato ed effettuato come una catena di montaggio, la parte finale di ogni progetto legale impone un approccio su misura, ma per velocizzare e rendere meno costoso tale approccio è necessario suddividere e delegare alcuni compiti. Ad esempio nel caso delle perizie tecniche bancarie facendo copiare ad altri i movimenti degli estratti conto.
Ecco le categorie individuate da Susskind, in particolare:
Internalizzazione:
Quando una direzione affari legali decide di svolgere parte del proprio lavoro qualificato all’ estero. Ad esempio società di avvocati italiani che delegano ad avvocati albanesi alcune pratiche,
De Lawyering:
Sono tutte quelle attività che gli studi legali potrebbero delegare a soggetti che non sono avvocati ma che ad esempio hanno una laurea in giurisprudenza. Penso ad esempio a tutte quelle società che aiutano a redigere bandi di gara.
Off shoring
Sono quelle pratiche che trasferiscono le attività legali in paesi i cui costi sono minori. È preferibile svolgere tale attività in paesi in cui il fuso orario è simile al nostro.
Esternalizzazione:
Ci sono delle società che ad esempio svolgono funzioni di revisione dei documenti.
Sub appalto:
A volte il lavoro viene ceduto ad uno studio legale minore.
Co sourcing:
Quando le organizzazioni collaborano nella fornitura di alcuni servizi.
Affitto:
A volte si possono affittare avvocati per periodi limitati e per singoli progetti. Questi avvocati sono Messi a disposizione da agenzie interinali. Un esempio di questo tipo è il sito Axiom.
Lavoro a distanza ( homesourcing):
Molti professionisti con bambini sono disposti a lavorare alcune ore da casa. Questa può essere un’ottima soluzione per gli studi legali e per i singoli.
Crowdsourcing:
Un problema legale potrebbe essere risolto da numerosi avvocati che destinano una piccola parte dello tempo a risolvere problemi di altri. Questo succede già ampiamente nei gruppi specializzati sui social network, Dove capita spesso di vedere delle persone che chiedono consigli ad altri soggetti che gratuitamente forniscono delle soluzioni.
Solo Sourcing:
Avviene ad esempio quando si cercano degli specialisti esperti in un singola problematica, ad esempio professori universitari, per svolgere singoli compiti legali.
Multi sourcing:
È la tecnica che prevede di utilizzare numerose fonti di approvvigionamento ad esempio con una logica just in time O in un’ottica di subappalto delle varie fasi del progetto
Ecco alcune pillole relative a come organizzare i processi nel proprio studio legale.