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Eccezione di prescrizione: cosa significa e quando si applica

prescrizione eccezione modalità

In questo approfondimento parleremo di eccezione di prescrizione, cercando di comprendere nel dettaglio significato del termine ed applicabilità.

Nell’ambito legale sula stragrande maggioranza dei diritti esercitabili esiste una “scadenza invisibile” legata ai termini in cui, appunto, quel diritto può essere esercitato.

Questo significa che entro una certa data di massima è possibile appunto ricorrere alle sedi competenti affinché possa essere riconosciuto un diritto che, per qualsiasi motivo, è stato negato o riconosciuto solo parzialmente.

Quanto precede non costituisce tuttavia una norma universale, quanto piuttosto un orientamento di massima al quale si allineano la maggior parte dei contesti di questo genere.

Questo, salvo specifiche eccezioni che prevedono orientamenti diversi basati sul nostro ordinamento giuridico.

Cosa vuol dire eccezione di prescrizione

considerazione sull'eccezione di prescrizione

In questi casi, che fanno capo alla cosiddetta eccezione di prescrizione, il titolare di un diritto può avere tempi o modalità diverse per esercitare quanto gli spetta per via di specifiche linee guida di seguito spiegate.

Tale estensione delle tempistiche di fatto annulla il principio secondo il quale, da un punto di vista legale, un titolare che non esercita o rivendica il diritto, di fatto, non ha interessi a farlo e dunque genera prescrizione per l’oggetto della discussione.

L’eccezione di prescrizione riguarda ambiti specifici come:

  • il diritto di proprietà;
  • la dichiarazione a nullità dei negozi giuridici;
  • molti contenziosi di natura familiare;
  • altri diritti definiti “indisponibili”.

Vediamo meglio nel dettaglio.

Quando si può eccepire la prescrizione: i termini stabiliti dalla Legge

orologio e calendarioApplicare l’eccezione di prescrizione prevede step ben precisi: il primo passo è infatti analizzare i termini previsti dalla legge e basarsi su di essi in funzione della tipologia di diritto di cui parliamo.

Vent’anni è la tempistica di prescrizione per diritti reali su cosa altrui.

Cinque anni è invece la tempistica legata a diritti derivanti da fatti illeciti (qui parliamo di fatto di “prescrizione breve”).

Stessa tempistica anche per:

  • pigioni di case;
  • corrispettivi legati a contratti di affitto;
  • interessi annui;
  • anche indennità legate alla cessazione di rapporti lavorativi.

Un quinquennio è stabilito anche per diritti derivanti da rapporti sociali.

Due anni è il termine prescrizione, per esempio, per diritti legati a risarcimento danno causato da circolazione di natanti, ma anche i diritti che insistono nel rapporto tra assicurato e assicuratore e nei contratti a tale rapporto correlati.

Fanno eccezione, in questo ambito, i diritti legati al premio dovuto dall’assicuratore.

È importante specificare che tali tempistiche di prescrizione vadano osservate e rilevate dalla parte “offesa” che in qualche modo rivendica il diritto, e che l’eccezione di prescrizione è uno strumento giuridico.

Di questo strumento può avvalersi la parte, però essa non viene riconosciuta e rilevata in automatico dal giudice.

In tal senso, vige l’orientamento di cui sopra, sulla base del quale l’interessato che non esercita o rivendica un diritto entro i termini stabiliti non ha evidentemente interesse a farlo.

Ciò vale anche per le richieste di eccezione di prescrizione rispetto ai casi sopra elencati e a tutti i contesti similari.

Se tuttavia il titolare di un diritto non esercita opposizioni, hanno titolo a farlo eventuali creditori dello stesso, se esistenti, nonché ulteriori attori che possano in qualche modo avere interesse relativamente alla prescrizione in oggetto e alla sua eventuale eccezione

Come sollevare l’eccezione di prescrizione

Non esiste una procedura eccessivamente articolata per poter formulare una richiesta di eccezione di prescrizione.

Quel che è importante è che:

  • tale volontà di eccezione risulti in modo chiaro e inequivocabile;
  • che le motivazioni di tale richieste abbiano un fondamento ben definito e siano espresse con un linguaggio formale.

Può inoltre essere sempre utile corroborare la richiesta con documentazioni e prove a suffragio e supporto dell’eccezione.

Resta inteso che tale opposizione alle tempistiche di prescrizione vada mossa nei tempi previsti dalla legge, al fine di incorrere in un riconoscimento da parte dell’ente giuridico.

Prescrizione: l’onere della prova e l’individuazione delle rimesse

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Dott. Giuseppe Cappuccio
Dott. Giuseppe Cappuccio
Commercialista specializzato in contenzioso bancario e iscritto all'Ordine di Roma a partire dal 2012. Collaboro con importanti istituti di credito e studi legali, con il Tribunale civile e penale di Roma, numerosi privati e aziende.