L’ACF (Arbitro controversie finanziarie), è un sistema di risoluzione stragiudiziale delle controversie finanziarie tra investitori non professionali e intermediari finanziari, gestito dalla CONSOB e pienamente operativo dal 9 Gennaio 2017.
Come è noto, per risolvere una controversia, esistono strade più semplici e veloci rispetto al voler instaurare una causa davanti al tribunale.
In questo caso ci stiamo riferendo alle cosiddette ADR, ossia le Alternative Dispute Resolution.
In materia bancaria e finanziaria, le principali tipologie di ADR sono proprio:
Oggi parleremo proprio di ACF e, in questo approfondimento realizzato dallo Studio Cappuccio di Roma, impareremo a comprenderne l’utilità e il funzionamento.
L’ACF è un sistema di risoluzione alternativo delle controversie, operativo presso la CONSOB ed istituito all’inizio del 2017, che prevede:
Quando si può ricorrere all’Arbitro per le controversie finanziarie?
Principalmente quando i soggetti coinvolti sono:
Presso l’Arbitro per le controversie finanziarie possono essere devolute una serie di controversie.
Nella fattispecie ci riferiamo a quelle relative alla violazione, da parte degli intermediari, degli obblighi di diligenza, trasparenza, correttezza e informazione, che la normativa di settore pone a loro carico quando prestano servizi di investimento e gestione collettiva del risparmio.
L’onere della prova, con la quale si sottolinea la nostra correttezza di comportamento, grava sull’intermediario stesso.
Ma qual è la procedura che segue l’Arbitro per le controversie finanziarie per arrivare a una decisione finale?
Il tutto inizia con il cliente, il quale, autonomamente o con l’ausilio di un avvocato, invia un atto all’ACF con il quale viene esposta la problematica, nonché le proprie ragioni.
Ovviamente, tale richiesta deve essere corredata da una serie di documentazioni che provino, nel concreto, il diritto che viene fatto valere.
Una volta che è stato presentato l’atto all’Arbitro per le controversie finanziarie, sarà dato un termine alla controparte chiamata in causa che, solitamente, avrà tra i 30 e i 45 giorni per presentare risposta.
A questo iniziale scambio di atti/memorie, ne possono seguire anche ulteriori, nelle quali ciascuna parte in causa contesterà quanto affermato dalla controparte.
Successivamente, di solito entro un periodo di tempo di 90 giorni, il collegio dell’Arbitro per le controversie finanziarie deciderà sulla controversia.
Il collegio decisorio, che si dovrà occupare di dare una risposta, è composto da:
In caso di esito positivo, quindi nell’eventualità di una vittoria per la parte del cliente, la banca (o altro intermediario) ha 30 giorni di tempo per adeguarsi alla decisione presa dall’ACF.
Qualora l’intermediario fosse inadempiente, rispetto a quanto richiesto, si incorrerebbe:
A questa domanda possiamo rispondere verificando gli ultimi dati, relativi alle percentuali di vittorie da parte di chi ha presentato una richiesta presso l’ACF.
Dagli ultimi dati disponibili, si riscontra una percentuale di vittorie pari a circa il 69%.
A questi bisognerebbe aggiungere anche un’ulteriore percentuale, derivante da rinunce nelle quali, con ogni probabilità, si ha un accordo tra banche/intermediari e clienti.
Rispetto al 48%, dato dei ricorsi favorevoli per chi si rivolge a un Arbitro Bancario Finanziario, sembra quindi che vi sia una miglior probabilità di ottenere un responso positivo.
Ma nel caso in cui la decisione sia a sfavore dell’intermediario finanziario, questo è davvero obbligato ad adeguarsi a quanto richiesto?
Come detto, non necessariamente, in quanto non vi è un vincolo legale, bensì morale/reputazionale.
Comunque sia, tale vincolo è solitamente sufficiente ad evitare l’inadempienza della banca o intermediario, che di certo non vorrà vedere macchiata la propria immagine (a meno che non si ritenga, con assoluta certezza, di non essere nel torto).
In caso di controversia o contenzioso con una banca o altro intermediario, siete interessati a richiedere un parere specialistico all’Arbitro per le controversie finanziarie?
Lo Studio Cappuccio di Roma si occupa anche di richieste presso l’ACF.
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